Respirare

Respirare, azione semplice e naturale che ci permette di vivere bene, ci nutre portando ossigeno al sangue, ci da la possibilità di sentire profumi, mantiene un giusto equilibrio tra noi e il mondo. Ma allora qualcosa non va!Esco di casa e l’aria è talmente pesante che mi intasa i polmoni e la mente, corro al lavoro per guadagnare un misero stipendio che non basterà per tutto il mese, sul lavoro vengo tartassato e, se sbaglio cacciato. Ma di chi è la colpa? Finalmente c’è la soluzione, tutta colpa della centralina,niente paura si sono già attivati, il responabile è stato cacciato con qualche milione di euro, a me sostituiscono la centralina gratis. Bene ora posso dormire tranquillo e respirare. E tu? Fabio Aguzzoli

  1. Barbara Canovi

    Ieri respiravo aria più leggera sull’appenino parmense, tra Bedonia e Santa Maria del Taro…Vecchie foto in esposizione in centro a Bedonia, degli anni ’20, ’40 e ’60, quando c’erano le vecchie corriere che permisero finalmente alle persone di spostarsi più velocemente e di raggiungere Chiavari o Borgotaro, lasciando a casa cavallo e carretto. Fu una grande rivoluzione, quella dei trasporti, che cambiò moltissime cose nella nostra società. Oltre a tanti aspetti positivi, ci siamo però incanalati in un tunnel vorticoso, in cui girare sempre più in fretta, fino a rimanere senza fiato. Non credo che mi piacerebbe rispolverare il carro e il cavallo, ma serve di certo una nuova rivoluzione nel concetto di mobilità. Continuo a pensare che il tarlo che ci rode sia l’avidità, in senso lato, il volere sempre di più, quando invece la priorità dovrebbe essere la ricerca di un equilibrio che permetta a tutti di godere delle cose che produciamo, senza dimenticare il rispetto per il pianeta in cui viviamo e che rimane l’unico su cui possiamo continuare a esistere.

    • Barbara ciao! Vero quello che dici, non è sicuramente una centralina o un motore euro 6 che ci salva dal respirare schifezze, ma il buon senso e la ricerca di soluzioni per danneggiare il meno possibile il pianeta e di conseguenza noi stessi. Siamo abituati a demandare al medico di curarci e al meccanico di salvarci dall’inquinamento. In questo modo non funziona anzi, alcuni guadagnano miliardi di euro e altri si respirano miliardi di schifezze. Grazie Fabio. A

Lascia un tuo commento